Parola a… Khalia Lanier
Stai completando il tuo secondo anno come giocatrice professionista. Come sei cresciuta in questi due anni?
“Nella pallavolo si cresce giocando contro squadre molto forti, ma bisogna anche cambiare mentalità e adattarsi, come quando ci si trasferisce in un nuovo Paese lontano da casa”
Qual è l’insegnamento più significativo che hai imparato da tuo padre, Bob Lanier, ex cestista NBA?
“Mi ha insegnato tantissimo! Avendo giocato a livello professionistico, conosce molto bene gli alti e i bassi del gioco”
Nel corso della tua carriera hai già vinto tanti premi! Qual è stato il più speciale?
“Il National Volleyball Gatorade Player of the Year 2016 al liceo. La gioia più grande è stata quella di essere circondata dalla mia famiglia e dai miei amici più cari. Resterà uno dei ricordi più belli della mia vita”
Qual è l’esperienza più divertente che hai vissuto in campo?
“Mi diverte un sacco guardare i video di quando ho iniziato a giocare a pallavolo, a 12 anni. È incredibile vedere quella ragazzina alta e goffa che oggi gioca in una squadra italiana professionistica!”
L’aspetto più bello del giocare insieme alle ragazze di Volley Bergamo 1991.
“Siamo un gruppo di ragazze davvero fantastico. Anche nei momenti difficili, siamo rimaste unite e ci siamo fatte forza, riuscendo sempre a scherzare e a migliorarci”
Hai un rito scaramantico prima di scendere in campo?
“Faccio sempre un pisolino, mangio un piatto di pasta e mi trucco per rilassarmi. Quando arrivo in palestra ascolto una playlist con le mie canzoni preferite e seguo delle tecniche di respirazione prima del fischio d’inizio”
Vivi a Bergamo da diverso tempo. Cosa ti piace di più della città?
“La familiarità che ho ora con la città! Conosco le strade e inizio davvero a sentirmi come a casa. Adoro camminare a marzo quando fa ancora freddo, ma il sole ti tocca e ti scalda come un bell’abbraccio”
Da piccola avresti voluto fare il veterinario. Qual è il tuo animale preferito?
“Sicuramente i cani, perché sono allergica ai gatti, ma in realtà mi piacciono davvero tutti gli animali. Ho un debole anche per i koala, i bradipi e i procioni”
Quali sono i tuoi obiettivi personali e professionali per i prossimi 5 anni?
“Uno dei miei più grandi obiettivi è imparare bene l’italiano. Al momento capisco circa l’80-90%, ma quando devo parlare mi blocco. Per quanto riguarda la pallavolo, invece, voglio continuare a migliorare per vedere quali sorprese mi riserverà questa carriera”