La Lega Volley Femminile e la Lega Volley Maschile sostengono unite l’appello inviato dall’On. Mauro Berruto all’Ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran per il patrocinio politico di Fahimeh Karimi, l’allenatrice di pallavolo condannata a morte a seguito delle forti proteste in atto nel Paese. Le due Leghe di Serie A chiedono che tutto il mondo del volley e dello sport italiano faccia sentire la propria voce, schierandosi a sostegno dell’ex c.t. della Nazionale per la giustizia di migliaia di donne, uomini e giovani ingiustamente incarcerati e condannati.
Ho inviato questa lettera all’Ambasciatore della Repubblica Islamica dell’#Iran a Roma. Chiedo il patrocinio politico di #FahimehKarimi, allenatrice di pallavolo condannata a morte. E chiedo aiuto a tutta la comunità sportiva (istituzioni, atleti, tecnici). pic.twitter.com/RQOvNQBaMV
— Mauro Berruto (@mauroberruto) January 14, 2023
Il presidente della Lega Volley Femminile Mauro Fabris: “Dopo aver appoggiato la petizione lanciata da “La Stampa”, che ha raccolto oltre 300.000 firme, già consegnate all’ambasciatore iraniano, e aver diffuso il messaggio di non violenza registrato dalle atlete della Serie A in tutti i palazzetti, la Lega Volley Femminile ribadisce l’urgenza di un’azione per salvare la vita di Fahimeh Karimi e di tutte le vittime del regime iraniano. Per questo sosteniamo con forza l’appello dell’Onorevole Mauro Berruto, con la speranza che tutto il mondo dello sport italiano possa seguire l’esempio del mondo del volley per ribadire l’assoluta contrarietà ad ogni tipo violenza. Come Lega, continueremo a supportare iniziative in favore del popolo iraniano anche durante la Final Four di Coppa Italia del 28 e 29 gennaio all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno e per tutto il resto della stagione, per mantenere accesi i riflettori sulla gravità delle azioni del regime iraniano e denunciare gli orrori che continuano a perpetrarsi nel Paese”.
“Ci teniamo ad esprimere grande solidarietà all’iniziativa dell’On. Mauro Berruto – ha dichiarato il presidente della Lega Pallavolo Serie A Massimo Righi – Fahimeh Karimi rischia di essere condannata a morte senza evidenza di processo per aver preso parte ad una manifestazione: certi episodi appaiono tanto inaccettabili e assurdi da non sembrare nemmeno possibili, ed è pertanto nostro dovere morale manifestare vicinanza alle vittime di questo tipo di repressione e fornire loro qualsiasi tipo di soccorso. Cito anche l’episodio dell’ex libero della nazionale iraniana, Farhad Zarif, per cui è stato recentemente emesso un mandato d’arresto, per aver espresso dissenso nei confronti del regime all’interno di un post sui social network. La nostra speranza è che la pallavolo, come ogni sport, possa essere leva nella lotta quotidiana a favore dei diritti umani, e possa poi tramutarsi in aiuto concreto grazie ad opere di coraggio come quella che stiamo condividendo in quest’occasione”.
Il Comitato 4.0, alla luce delle misure prese dal governo Draghi sulle misure di riduzione (i palazzetti al 35% e gli stadi al 50%) della capienza per gli spettatori, ribadisce la scelta che la salvaguardia della salute è il bene fondamentale nel nostro Paese. Da qui la scelta deve avere una conseguenza logica e coerente: andare verso l’obbligatorietà delle vaccinazioni. Sciocco e miope è chi afferma che sarebbe un diritto democratico garantire la non vaccinazione. Chi non si vaccina può farlo ma non può nuocere alla salute e alla libertà degli altri. Per gli atleti, in particolare gli atleti di alto profilo, non può essere consentita alcuna deroga.
La restrizione degli accessi ai palazzetti e agli stadi ha un riflesso negativo evidentissimo: i club che da due anni vivono una condizione di difficoltà finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia rischiano il tracollo perché da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino – questa situazione sarà aggravata dal fatto che gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti – e dall’altro i club vedranno aumentare le spese per le misure di salvaguardia della salute con i relativi aumentati controlli sanitari.
Dal che si evidenzia, oggi, l’assurdità del mancato rifinanziamento della misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. Il governo, anche in previsione, delle misure restrittive negli accessi degli spettatori, avrebbe dovuto capire l’inderogabilità del rifinanziamento della misura.
Vi è da fare, a questo punto, una riflessione su questi due anni che abbiamo alle spalle e che solleviamo con forza al governo.
Pallavolo, basket, calcio nella pandemia e anche ora hanno seguitato a disputare partite assicurando ai propri tesserati il reddito e consentendo agli italiani momenti di svago. Mentre ciò avveniva con notevoli riflessi negativi sulle finanze dei club, finanze che vengono assicurate da imprenditori privati che lo fanno a costo di sacrifici elevatissimi, agli stessi club non solo non venivano riconosciuti i giusti ristori ma gli stessi sono stati penalizzati rispetto ad analoghe attività produttive che, durante la pandemia, hanno chiuso le loro attività. I club sportivi hanno pagato due volte, meno incassi, meno sponsor e, per assurdo, meno ristori perché proseguivano le attività.
Ora, basta! Siamo irritati ed arrabbiati.
Abbiamo necessità, ora e non domani, del rifinanziamento della misura relativa al credito di imposta, la diminuzione delle capienze nei palazzetti e negli stadi rende l’intervento urgentissimo ad horas; abbiamo necessità di una misura che assicuri ristori , lo diciamo senza remore perché il tracollo è vicino, a fondo perduto per evidente e pesante contrazione dei ricavi e a ciò si sono sommati i costi dovuti al fatto che le attività sono state mantenute aperte; delle rateizzazione dei rimborsi fiscali e contributivi in modo che lo Stato recuperi quanto dovuto e i club possano farlo, se ciò non si verificasse i club rischiano il fallimento e lo Stato perderà quanto a lui dovuto e avrà meno posti di lavoro.
Infine, ma non di minore importanza, è l’assurda storia sui ristori per “i tamponi” e le spese sanitarie.
Ad oggi, nulla ancora è arrivato nelle casse dei club. Su questa vicenda va posto il termine fine, va avanti da mesi: si proceda mandando quanto dovuto ai club, subito! Chiediamo al Presidente Draghi che il governo ci riceva, insieme alle nostre rispettive Federazioni e alle altre discipline sportive. Lo preghiamo di prestare attenzione al lavoro solerte del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali.
Campionati Covid-free, atlete e staff tecnici vaccinati, obbligo di Green Pass per accedere agli impianti. Sono i principi che le Società di Serie A Femminile hanno definito in vista della prossima stagione sportiva, quella della cosiddetta ‘ripartenza’. I Presidenti dei Club di Serie A1 e Serie A2 Femminile, riunitisi in Consulta nei giorni scorsi, hanno sottoscritto un documento condiviso, destinato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, in cui si esprime la netta contrarietà al provvedimento del Governo che limita al 25% la capienza dei palazzetti per le discipline indoor e si annunciano forti prese di posizione nell’eventualità che la tanto proclamata riapertura si risolva in impianti semivuoti.
La decisione del Governo è giunta proprio nel momento in cui i Club di Serie A Femminile si apprestano a preparare gli ultimi dettagli in vista del Campionato che inizierà fra due mesi, a raccogliere le risorse per onorare la partecipazione a uno dei tornei più competitivi del mondo, a coinvolgere sponsor e partner che nonostante la crisi sanitaria ed economica abbiano il desiderio di investire in un mondo pulito e onesto, infine a lanciare le campagne abbonamenti. Il provvedimento ha spazzato via ogni buon proposito di Società che intravedevano il cosiddetto ‘ritorno alla normalità’ e la possibilità, con il progredire della campagna vaccinale, di riaprire le porte degli impianti ai tifosi, alle famiglie, alle ragazze e ai ragazzi, alle migliaia di appassionati che con entusiasmo e rispetto per l’avversario occupano le tribune dei campi di pallavolo femminile.
Una limitazione così penalizzante significherebbe vedere nuovamente ridotte le entrate dalla biglietteria, interrompere le campagne abbonamenti, privare gli sponsor locali, che costituiscono una grossa fetta dei ricavi delle Società di Serie A, della giusta visibilità. Se mai i Presidenti avevano avuto il dubbio di proseguire l’attività con impegno e passione, nonostante le difficoltà oggettive che tutto il Paese ha dovuto sostenere, ora essi riflettono sulla possibilità di fare un passo indietro.
“Ridurre al 25% la capienza dei palazzetti, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori della vita sociale e ad altre discipline sportive, non è ammissibile – afferma Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile -. Da un anno e mezzo la Serie A Femminile vive in una bolla, recepisce i protocolli sanitari con responsabilità e grande dispendio di risorse e nonostante tutte le difficoltà ha terminato i propri Campionati, altamente spettacolari, e ha espresso squadre che hanno dominato nelle competizioni europee. La Serie A Femminile ha dimostrato di essere in grado di auto-tutelarsi nei confronti della pandemia e così continuerà a fare“.
“Le Consulte dei Presidenti di Serie A1 e Serie A2 Femminile hanno sottoscritto un documento che enuncia dei principi chiarissimi – illustra il Presidente Fabris -. Tutte le atlete, italiane o straniere, che vorranno giocare nei nostri Campionati, dovranno aver completato il ciclo di vaccinazione. Stessa regola per i componenti degli staff tecnici e dirigenziali. Non ci sarà spazio per i no vax nei nostri palazzetti, che siano atlete, addetti ai lavori o spettatori. Si potrà entrare solo se muniti di Green Pass ottenuto a seguito di doppia vaccinazione o che certifichi la guarigione dal Covid-19; non basterà, dunque, il tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Vogliamo dei Campionati Covid-free e lavoreremo con le istituzioni per promuovere la vaccinazione tra i tesserati e tra le fasce più giovani della nostra popolazione con campagne che avranno come protagoniste le nostre atlete più rappresentative, esempi di responsabilità sociale e corretti stili di vita“.
“Anche in virtù delle disposizioni che la Serie A Femminile ha deciso di darsi per garantire la salute propria e delle decine di migliaia di appassionati – conclude Fabris – auspico che gli imminenti incontri con il Governo conducano a regole più ragionevoli, che ci consentano di riaprire i palazzetti almeno al 50% della loro capienza. La consideriamo una condizione necessaria per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, vanto del nostro Paese“.
“Limitare al 25% la capienza degli impianti delle Società di Serie A Femminile di pallavolo significa distruggere ogni tentativo di ricostruzione dopo un biennio di assoluta emergenza“. Così Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, esprime apertamente il suo dissenso rispetto a quanto emanato dal Governo relativamente alle discipline indoor in vista della prossima stagione sportiva.
“Dopo aver portato a termine Campionati di altissimo livello pur in piena emergenza sanitaria, con costi esorbitanti per le Società tra tamponi e sanificazioni e mancati incassi da botteghino e sponsorizzazioni, ci attendevamo provvedimenti che giustificassero l’uso del termine ‘ripartenza’. Applicare stringenti limitazioni alla nostra disciplina, in completa antitesi rispetto a quanto fissato per altri settori, è un ulteriore stangata per chi investe tempo e risorse economiche nella pallavolo di vertice“.
“Siamo certamente disposti a definire insieme al Governo linee guida per l’accesso ai palazzetti, al fine di garantire lo svolgimento dei nostri Campionati in piena sicurezza e tutelare la salute degli spettatori – continua Fabris -, ma non possiamo certamente accettare un provvedimento così penalizzante, che pone in grave pericolo la sopravvivenza stessa delle Società di Serie A, impegnate a programmare, tra mille difficoltà, il proprio futuro“.
“Giovedì 5 agosto, insieme alle altre Leghe afferenti al Comitato 4.0, incontrerò il Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, per manifestare tutte le nostre preoccupazioni e cercare di giungere a una soluzione migliorativa rispetto a quella attuale. Con una campagna vaccinale che progredisce con numeri confortanti riteniamo che il riempimento degli impianti fino al 50% della capienza sia una proposta legittima e condivisibile. Un punto di partenza imprescindibile per portare avanti l’attività di vertice della pallavolo femminile, che anche nella stagione 2020/21 ha visto le squadre italiane trionfare a livello continentale“, chiude il Presidente di Lega
Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile riunitosi oggi ha preso atto, come stabilito dalle Norme di Ammissione al Campionato emanate dal Consiglio Federale FIPAV, dell’esame compiuto dalla Commissione Ammissione ai Campionati, costituita da professionisti economico-finanziari e legali indicati dai propri consorziati e dalla Federazione, sulle domande di iscrizione di iscrizione ai Campionati di Pallavolo Femminile di Serie A1 e di Serie A2 presentate dalle Società per la stagione 2021-22, e ha provveduto, sempre in data odierna, a trasmettere allo stesso Consiglio Federale della FIPAV gli elenchi dei Club ammessi dalla Commissione per la loro ratifica definitiva.
Per quanto riguarda la Serie A1, sussistono i requisiti che legittimano l’ammissione di tutte le 14 Società che ne avevano fatto richiesta:
Serie A1 Femminile
Comunicato congiunto Volleyball World – Lega Pallavolo Serie A Femminile
Volleyball World, nell’ambito della sua espansione globale nella pallavolo, è orgogliosa di annunciare una partnership rivoluzionaria con la Lega Pallavolo Serie A Femminile, organizzatrice del Campionato Italiano di pallavolo femminile.
La partnership di Volleyball World si focalizzerà sulla valorizzazione dei diritti media nazionali e internazionali della Serie A Femminile. Inoltre, l’accordo punterà ad accelerare lo sviluppo del prodotto Serie A Femminile, con particolare attenzione alla visibilità degli sponsor, alla fan experience, alle opportunità digitali e molto altro.
VBTV, il nuovo canale streaming in abbonamento di Volleyball World, trasmetterà tutte le partite e ulteriori contenuti digitali del Campionato, esponendo la Serie A Femminile ad un pubblico ancora più vasto di quello attuale. Proprio durante la recente edizione della Volleyball Nations League (VNL), che si è tenuta a Rimini tra giugno e luglio, VBTV ha dato prova di una modalità di produzione televisiva all’avanguardia.
Volleyball World è il nuovo driver commerciale per la disciplina della pallavolo in tutto il mondo e punta ad aumentare il profilo e la popolarità dello sport attraverso nuovi investimenti a beneficio di tifosi, giocatori, Campionati professionistici e Federazioni Nazionali. Volleyball World è responsabile delle operazioni commerciali di eventi chiave di pallavolo e beach volley internazionali, tra cui Campionati del Mondo, Qualificazioni Olimpiche, Volleyball Nations League e Beach Volley World Tour.
Finn Taylor, CEO di Volleyball World, afferma: “Siamo entusiasti di unire le forze con la Lega Pallavolo Serie A Femminile nell’ambito della nostra mission, che è quella di guidare la crescita commerciale della pallavolo dal suo interno concentrandoci sul prodotto complessivamente inteso: la fan experience, i media, le opportunità offerte dagli sports data e dal mondo digital e le sponsorizzazioni. Attraverso partnership come questa possiamo aiutare a garantire il successo a lungo termine della pallavolo, offrendo eredità durature per l’intero ecosistema dello sport. Unendo le forze, ripeto, infonderemo nuova energia per portare benefici a tutte le componenti della pallavolo, in particolar modo a giocatori e tifosi, e continueremo a lavorare strenuamente per assicurarne il successo“.
Guido Betti, Chief Business Officer di Volleyball World, aggiunge: “L’accordo con Volleyball World permetterà ai Club e alle atlete del Campionato di Serie A Femminile di estendere la propria impronta oltre il mercato italiano e di crescere esponenzialmente lungo l’intera stagione sportiva in mercati in cui il volley femminile è estremamente popolare come la Cina, il Giappone, gli Stati Uniti e la Thailandia. Siamo assolutamente elettrizzati dall’idea di lavorare con la Lega Pallavolo Serie A Femminile in modo che possa sfruttare il suo enorme potenziale commerciale raggiungendo una vastissima platea non ancora coinvolta. L’obiettivo finale di Volleyball World è quello di migliorare il prodotto complessivo e il valore commerciale della Serie A Femminile per consentire ai tifosi in Italia e nel mondo di godere di uno dei migliori Campionati di volley al mondo”.
Mauro Fabris, Presidente della Lega Pallavolo Serie A Femminile, commenta: “Un accordo di straordinaria importanza, un ulteriore gradino che saliamo nella crescita del movimento della pallavolo femminile italiana di vertice, già sotto i riflettori a livello mediatico per i successi delle sue campionesse dentro e fuori dal campo, ultimo l’onore mondiale concesso a Paola Egonu quale portabandiera olimpica in apertura dei Giochi di Tokyo. Un accordo su cui abbiamo lavorato molto, che ci onora e ci dà ulteriore consapevolezza di ciò che siamo diventati. Il fatto che la nostra Lega sia stata la prima a livello internazionale a essere stata coinvolta nel progetto di FIVB è un motivo di grande orgoglio. Per questo ringraziamo il Presidente di FIVB Dr. Ary S. Graça F°, il Direttore Generale Fabio Azevedo, il CEO di Volleyball World Finn Taylor e il Chief Business Officer Guido Betti. Siamo convinti che questa scelta sarà premiata da tutti gli sportivi italiani che in numero crescente seguono la pallavolo femminile e dai moltissimi fans che nel mondo guardano ai nostri Campionati di Serie A come ai migliori del pianeta“.
Volleyball World è una partnership congiunta tra la Federazione Internazionale Pallavolo (FIVB) e CVC Capital Partners che ha una vasta esperienza nel mondo dello sport grazie ad investimenti in attività sportive quali Formula 1, Moto GP e rugby. La FIVB, in qualità di azionista di maggioranza di Volleyball World, resta l’unico organismo di governo della pallavolo in tutto il mondo.